Giù le mani dai bambini" è la più visibile campagna per la difesa del diritto alla salute dei bambini mai organizzata in Italia. La campagna ha come scopo la completa e corretta informazione della popolazione (insegnanti, genitori, gli stessi adolescenti, ecc.) sul tema degli abusi nella somministrazione di psicofarmaci a bambini ed adolescenti, che con oltre 11 milioni di bambini cronicamente dipendenti da anfetamine nei soli USA, è ormai una vera e propria emergenza sanitaria, importata anche in Italia (per maggiori informazioni, leggi quanto riportato sul sito www.giulemanidaibambini.org .
L'iniziativa è non a scopo di lucro, apartitica, non confessionale. Il portale informativo su internet, gestito da volontari, è attualmente il più ricco ed articolato disponibile in Italia su questi temi. La sindrome denominata “Disturbo di Attenzione e/o Iperattivà” (ADHD) è stata oggetto di una quantità impressionante di indagini sperimentali e di studi scientifici. La soluzione di elezione per il trattamento di questo disordine è tutt'ora quella farmacologica (stimolanti a base anfetaminica, ma non solo), ed in misura molto meno significativa la pedagogia clinica, la psicoterapia e gli interventi sociali autonomi.
Le morti provocate dai farmaci antipsicotici rappresentano la terza grossa categoria di decessi provocati da psicofarmaci letali, attualmente prescritti a milioni di bambini americani; gli antidepressivi ora hanno l’obbligo di recare sulla confezione il “riquadro nero” di avvertimento della FDA, che avvisa come il farmaco provochi nei bambini e negli adolescenti reazioni suicide; un comitato consultivo dell’FDA ha consigliato che un analogo “riquadro nero” venga apposto sulle confezioni dei farmaci per l’ADHD, per avvertire che la sostanza causa sincopi, attacchi di cuore e morte improvvisa nei bambini.
In Italia le statistiche rivelano che 30.000 bambini sono in cura psicofarmacologica. Nel Marzo del 2003 il Ministro della Salute aveva approvato un decreto che portava il Metilfenidato in Tabella IV, togliendola così dalle sostanze stupefacenti (Tabella 1 e 2).
L'iniziativa è non a scopo di lucro, apartitica, non confessionale. Il portale informativo su internet, gestito da volontari, è attualmente il più ricco ed articolato disponibile in Italia su questi temi. La sindrome denominata “Disturbo di Attenzione e/o Iperattivà” (ADHD) è stata oggetto di una quantità impressionante di indagini sperimentali e di studi scientifici. La soluzione di elezione per il trattamento di questo disordine è tutt'ora quella farmacologica (stimolanti a base anfetaminica, ma non solo), ed in misura molto meno significativa la pedagogia clinica, la psicoterapia e gli interventi sociali autonomi.
Le morti provocate dai farmaci antipsicotici rappresentano la terza grossa categoria di decessi provocati da psicofarmaci letali, attualmente prescritti a milioni di bambini americani; gli antidepressivi ora hanno l’obbligo di recare sulla confezione il “riquadro nero” di avvertimento della FDA, che avvisa come il farmaco provochi nei bambini e negli adolescenti reazioni suicide; un comitato consultivo dell’FDA ha consigliato che un analogo “riquadro nero” venga apposto sulle confezioni dei farmaci per l’ADHD, per avvertire che la sostanza causa sincopi, attacchi di cuore e morte improvvisa nei bambini.
In Italia le statistiche rivelano che 30.000 bambini sono in cura psicofarmacologica. Nel Marzo del 2003 il Ministro della Salute aveva approvato un decreto che portava il Metilfenidato in Tabella IV, togliendola così dalle sostanze stupefacenti (Tabella 1 e 2).
Il 26 aprile 2006 il Ministro della Salute e il Ministro della Giustizia hanno emesso un Decreto che riporta il metilfenidato nella tabella 1 e 2 delle sostanze stupefacenti.
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