venerdì 19 ottobre 2007

Le fiabe: il mondo dimenticato dagli adulti



Nel sito http://www.disinformazione.it ho trovato un articolo su un argomento che mi interessa particolarmente......

Al giorno d’oggi quando qualcuno desidera non essere preso in giro o non vuole gli si raccontino bugie, esprime tutto ciò con la frase: “Non raccontarmi fiabe!”.
Da questa espressione si può desumere quanto l’uomo moderno si sia allontanato dal mondo della fiaba mentre invece proprio il mondo delle fiabe contiene le verità più nascoste, da sempre occultate e però continuamente, ostinatamente ricercate dall’uomo.
Le Fiabe parlano infatti di evoluzione già compiuta o ancora da compiere. Esse sono un presagio di lavoro verso una elevazione spirituale che l’uomo deve compiere su di sé e cioè un superamento del proprio ego, chiamato anche Io inferiore, ma sono anche al contempo un richiamo, un ricordo delle lotte che egli ha già compiuto in tempi remoti.
Alle tre domande che assillano l’Umanità “Da dove veniamo, chi siamo e dove andiamo“ proprio il mondo delle fiabe può dare risposta giacché esse contengono quella grande Saggezza Cosmica di cui l’essere umano fa parte. Essa ha riservato, nel suo disegno macrocosmico, uno speciale compito per l’Umanità: quello di poter conquistare Libertà e Amore.
Le fiabe sono un dono artistico proveniente, come tutto ciò che concerne la vera Arte, dal Mondo dello Spirito, da quella Patria celeste dalla quale l’uomo stesso proviene. Il loro messaggio è occulto solo nella forma: la fiaba infatti parla per immagini, simboli, indica la ricerca degli immortali archetipi a cui l’essere umano deve sempre riferirsi per poter evolvere. Accogliere il profondo significato della fiaba significa accostarsi ad essa con animo aperto, pieno di fantasia, una qualità che oggi sembra essere dimenticata o addirittura perduta per l’uomo moderno troppo preso da un intelletto freddo, pratico, scientifico.
L’essere umano si è inaridito quando non ha più accolto quella Saggezza Cosmica, mediatrice di conoscenza e autocoscienza, scordandosi di essere composto non solo di materia ma anche di Anima, di Spirito.
Uno dei compiti delle fiabe è quello di stimolare le nostre tre forze animiche - il pensare, il sentire, il volere - affinché facciano risorgere in noi il ricordo della nostra realtà spirituale, affinché si possano riscoprire verità che giacciono dimenticate nell’inconscio umano.
L’attuale periodo storico viene chiamato, non a caso, civiltà dell’immagine che però, di solito, sa dare all’anima solo un cibo apparente che non solo non lo nutre ma che, molto spesso, si rivela ingannevole, tossico, velenoso. Impariamo ad accettare dalle fiabe quelle immagini che fanno intuire l’esistenza di un Mondo dello Spirito che è solo velato e che aiutano gli adulti a pensare anche con il cuore, per poter agire rettamente come molto spesso riescono a fare i bambini, quelli veri quelli che ricevono, ancora, nutrimento dalle fiabe.

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